I dati di Confcommercio sulla spesa nel 2020: calo di circa 5mila euro a famiglia. In grossa difficoltà alberghi e ristoranti.
ROMA – Sono negativi i dati di Confcommercio sulla spesa nel 2020. Come riferito dalla Confederazione citato dall’Ansa, l’anno della pandemia ha portato ad un calo di 123 miliardi (circa 5mila euro a famiglia). Si tratta della cifra peggiore di sempre.
I numeri sono stati elaborati in base ai dati dell’Istat. Un quadro che si conferma molto grave per il nostro Paese e, per questo, serve un cambio di passo in questo 2021 per consentire all’economia di ripartire.
Alberghi e ristoranti in crisi
I dati peggiori sono per alberghi e ristoranti. Il calo di spesa per queste due strutture si aggira intorno ai 43 miliardi di euro (120 milioni al giorno di meno). Ma la pandemia sembra aver dato il via definitivo all’economia della distanza. Una novità che ha portato ad un crollo dei trasporti (-33 miliardi).
In difficoltà anche il mondo della cultura e moda (-16,3 miliardi). Il coronavirus e l’obbligo dello smart working ha portato ad una diminuzione dei consumi di abbigliamento e calzatura (-13,2 miliardi). In leggera discesa anche la spesa per la salute (-2,3%) e calano anche gli investimenti in istruzione (quasi un miliardo in meno).
Aumentano le spese alimentari
In aumento tutte le spese che riguardano la casa. Si inizia da quelle alimentari che hanno avuto un incremento di +2,8 miliardi di euro. Un dato che sembra essere strettamente collegato alla chiusura di bar e ristoranti e alla voglia di sopperire a questa assenza con apertivi o cene in casa.
Il quadro presentato da Confcommercio non è sicuramente dei migliori. Serve un cambio di passo in questo 2021 per consentire una ripresa dell’economia e iniziare a guardare con maggiore fiducia al futuro. E i primi segnali di ripartenza potrebbero vedersi già nel terzo trimestre dell’anno in corso.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/confcommercio/